Le etichette dei prodotti: che informazioni devono contenere

Ormai da decenni si ha l’abitudine di trovare sui prodotti confezionati che si acquistano diverse tipologie di informazioni. Il concetto di etichetta, in realtà, è più ampio rispetto a quello usato comunemente; infatti per un consumatore l’etichetta è solo una parte della confezione che include le informazioni che riguardano il prodotto, mentre per i produttori si tratta invece di una delle parti più complesse del packaging, anche perché è strettamente normata.
Come si preparano le etichette
Esistono in commercio veri e propri sistemi di etichettatura, che consentono di predisporre le etichette per qualsiasi prodotto, seguendo le normative e avendo la certezza che i dati previsti dalla legge si mantengano sempre leggibili nel tempo. È infatti questa una delle caratteristiche essenziali delle etichette, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti dati di codifica.
Si tratta di tutte quelle informazioni che riguardano il lotto di produzione, la data di scadenza, il luogo in cui il singolo oggetto è stato prodotto. Questi dati sono utili per il consumatore e anche per gli organi di vigilanza, ad esempio per seguire la filiera di un prodotto o per ritirare dei lotti di produzione che sono risultati non conformi dopo un controllo.
Per la predisposizione delle etichette ogni produttore deve riferirsi alle normative che riguardano ciò che produce, che evidenziano i diversi dati da applicare in etichetta a seconda della categoria di prodotti. Per fare un esempio pratico, l’etichetta di un cosmetico deve contenere informazioni diverse, e qualche dato aggiuntivo probabilmente, rispetto a quelle disponibili per un dispositivo elettronico.
Le caratteristiche essenziali di un’etichetta
Indipendentemente dal prodotto su cui è posta un’etichetta, questa deve contenere alcune informazioni essenziali. Queste sono cinque, per qualsiasi categoria commerciale si consideri: il nome del prodotto; il nome del produttore; la presenza di sostanze che possono risultare dannose per gli esseri viventi o per l’ambiente; i materiali utilizzati per il prodotto; le eventuali precauzioni d’uso.
Nel caso di prodotti che provengono da un Paese al di fuori della Comunità Europea, tale Paese deve essere citato in etichetta; inoltre per questi è l’importatore che si deve occupare dell’etichettatura. Se sono necessarie istruzioni d’uso particolari è possibile ampliare l’etichetta, o munire l’oggetto di un foglietto illustrativo.
Per quanto riguarda gli alimenti, l’etichetta deve riportare tutti gli ingredienti, ordinati in base alla loro quantità all’interno, la possibile presenza di allergeni, la quantità netta contenuta nella confezione, la data di scadenza o il termine minimo per la conservazione, l’eventuale presenza di alcool e la cosiddetta tabella nutrizionale. Quest’ultima deve presentare una precisa indicazione delle calorie presenti e dei principali nutrienti, per 100 g di prodotto e per porzione.
Le caratteristiche fisiche delle etichette
Un’etichetta con tutte le specifiche sopra indicate può essere posizionata sulla confezione di un prodotto o stampata sull’involucro, ove possibile. È, però, essenziale che rimanga ben visibile nel tempo e che sia difficile modificarla o rimuoverla.
Per quanto riguarda la data di scadenza, il numero di lotto e il luogo di produzione è possibile utilizzare una marcatura da posizionare sugli involucri dopo il confezionamento, predisponendo una stampa indelebile o effettuando un’incisione sulla confezione.