Alimentazione vegana: vantaggi e svantaggi

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alimentazione vegana

Essere vegani, al giorno d’oggi, non è più così complicato come poteva apparire solo pochi anni fa. Esistono ormai numerosi corsi per imparare tutti i segreti di questa filosofia di vita, tantissimi libri, sempre più ricette e anche ristoranti che mettono a disposizione menù unicamente vegan.

Eppure fare il “grande salto” resta sempre e comunque una scelta impegnativa, un cambiamento radicale che non tutti riescono a sopportare. Diventare vegani, ammettiamolo, non è facile. Ecco perché bisognerebbe conoscere in anticipo tutti i pro e i contro di una scelta importante e, proprio per questo, non alla portata di tutti.

alimentazione veganaI vantaggi di una dieta vegana sono molteplici e dimostrati da reali studi scientifici. Uno di questi ha provato che mangiare unicamente frutta, verdura e legumi, insieme ad alimenti vegan che possano sopperire alla mancanza di proteine animali, aiuta a ridurre il tasso di colesterolo cattivo nel sangue. In casi di pressione alta, inoltre, tale alimentazione contribuisce ad abbassarla, riducendo così il rischio di cardiopatia ischemica.

Adottare una dieta di questo tipo vuole dire anche aumentare l’assunzione di cibi sani come verdura, frutta, fagioli, legumi e cereali integrali, fatto che rappresenta una grande opportunità per fare il pieno di antiossidanti, fibre alimentari, vitamine e minerali.

C’è inoltre un vantaggio diciamo “mentale”: l’autocontrollo necessario per mangiare in maniera vegana può essere esteso ad altri comportamenti che richiedono disciplina, impegno e dedizione. Inoltre, mangiare vegano ci rende più consapevoli (almeno nelle fasi iniziali di passaggio ad una dieta di questo tipo) su quello che stiamo mettendo in bocca, contribuendo così a ridurre i comportamenti alimentari compulsivi.

Ma ci sono anche degli evidenti svantaggi, prima di tutto le possibili interferenze con le condizioni mediche: se soffrite di una malattia come l’osteoporosi o il diabete, è infatti fondamentale consultare il medico o un nutrizionista, perché decidere di adottare una dieta vegana può interferire con la malattia e addirittura portarla ad un peggioramento. In generale, poi, consultare un esperto è importante in ogni caso, perché il passaggio sarà drastico e un aiuto, anche psicologico, diventa necessario.

Lo svantaggio più grave è però sicuramente la carenza di alcuni nutrienti essenziali, come ad esempio la vitamina B12, che molti studi hanno dimostrato essere del tutto assente nelle diete vegane, ma anche il calcio e la vitamina D. Diventa così necessario il ricorso a costosi integratori e i fastidi aumentano.

Si tratta comunque di uno svantaggio che si può superare con il tempo: diventare vegani significa trovare il giusto equilibrio e la corretta disciplina, sperimentare e cercare nuove soluzioni, tutte cose alle quali si arriva con dandosi del tempo.

Forse si rischia di spendere di più, sicuramente si fatica parecchio, ma con un po’ di buona volontà ci si può abituare al nuovo regime e si possono trovare i validi sostituti che servono al nostro organismo per restare in salute. Variando con le ricette e usando in modo corretto i giusti integratori, si può davvero diventare vegani senza troppi sforzi. Basta provare.

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